Recensione di Elisa Vilucchi a cura di "Periodico Italiano Daily"
“La piccola Poesia” è un breve romanzo, prima fatica letteraria del giovane autore romano Elia Caprera, edito da Davide Ghaleb Editore. Nell’opera racconta gli stati d’animo di un ragazzo che, in attesa di diventare padre, attraversa una profonda ricerca introspettiva, necessaria per conoscersi veramente e togliersi le tante maschere che l’hanno accompagnato nel suo percorso. Il protagonista senza nome è dunque alla ricerca di se stesso e compie un viaggio onirico
in cui prova a raccontarsi al lettore. Il narratore mescola con grande
maestria ciò che il protagonista era con ciò che pian piano nel corso
del suo viaggio di formazione personale sta diventando, ciò che non
comprende a pieno del suo carattere, ciò che capisce di dover modificare
e ciò che non riesce a collocare in una dimensione reale. Ad
accompagnarlo in questa ricerca e scoperta di sé c’è l’amico Iter che
impersona quella figura che il protagonista vorrebbe emulare, ovvero un
uomo che vive la vita senza timori e paure. Il viaggio, che si realizza
solo nel sogno e mai nella realtà, consiste in un percorso di crescita in cui il protagonista viene iniziato all’età adulta.
Il romanzo è breve, ma pieno di stimoli e di opportunità per riflettere
sulla vita, sul percorso scelto, sulle maschere che quotidianamente si
indossano per compiacersi, compiacere gli altri o perché si pensa di
fare la cosa giusta, sulla felicità, sul superare e annientare le paure
che ci impediscono di godere a pieno dell’esistenza. La fantasia e il
sogno si mescolano con la realtà come accade nella vita di tutti i
giorni, perché immaginare significa vivere, sperare in un qualcosa. Il romanzo è avvincente e poetico, la scrittura è delicata ed evocativa.
Un libro
che mi ha colpito fin dalle prime pagine e che ho divorato durante un
viaggio in treno, rimanendo affascinata sia dalle scelte stilistiche
operate che dalla portata di riflessioni presenti che automaticamente
invitano a fare altrettanto.
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http://www.ghaleb.it/
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